risorse segrete

è tornata a farmi visita la mia amica M. la ospito per fornirle una base per il suo piano studiato a tavolino per ics giorni e rappresentato neanche troppo simbolicamente su una mega cartina di roma: consegnare in 4 giorni il maggior numero possibile di cv alle scuole private e paritarie. quando l'altra sera ha srotolato la cartina/lenzuolo ho avuto un dejavu. dalla memoria sono riaffiorati i tempi in cui si giocava a risiko e sul tabellone piazzato al centro del tavolo si muovevano le sorti del mondo intero. beh, eravamo sui generis: segni colorati ovunque, numeri inequivocabilmente usati a mo' di codici rimandanti alle liste ai lati del cartiglio... sembrava che l'avesse posseduta lo spirito di uno stratega che rivendicasse la conquista di roma.

ieri sera dunque al ritorno della sua dodici ore fuori casa, mi narra le sue peripezie e le sue scoperte burocratiche (a roma esistono categorie di scuole mai sentite nominare), intervallate dal resoconto del pranzo preparato dalla gentile suocera. e qui volevo arrivare.
la signora ha messo in tavola una bella insalata di riso. il surreale incalza quando, incredula di fronte al fatto che M. mangiasse la maionese e straconvinta del contrario, si alza e torna al tavolo con un quaderno, nel quale il nome di ogni persona frequentante la casa troneggia su un foglio suddiviso in "non gli piace" "non gradisce" "gli piace molto"...  :)
l'immagine di questo quaderno mi ha toccato l'immaginario. in fondo qualunque padrona di casa tiene a mente le eventuali allergie mortali dei propri ospiti o in quale modo deliziarli nel caso siano amici del cuore, ma l'idea di questo oggetto tangibile e della cura quasi maniacale che richiede per essere puntalmente aggiornato mi ha simpaticamente commosso e mi ha fatto desiderare per un attimo di essere iscritta nel magico schedario. dopo pochi secondi, al presentarsi dei piccoli ma inevitabili equivoci insiti alla cosa, questo flash mi ha abbandonato.
cercando di combattere lo stato d' incredulita che l'aveva assalita, M. ha dovuto revisionare la sua scheda e puntualizzare delle -pensava lei- innocue preferenze, che però avevano generato malintesi minuziosamente annotati (del tipo che a lei non piacevano i dolcetti alla crema perché una volta aveva scelto un mignon al cioccolato invece di un bignè classico). fu così che mi piacque la mia volubilita e il restare libera di preferire una pizzetta con funghi e melone anziché una classica col pomodoro solo perché mi sentivo ispirata.

1 commenti:

Question Mark ha detto...

Mi viene da ridere, mi fa tenerezza, ma allo stesso tempo mi mette un po' di tristezza.
M'ha fatto tornare in mente "Quaderno proibito" di Alba de Cespedes (Maiuscolo libro), e mi fa pensare che l'oppressione della donna è ancora ben lungi dal cessare

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